PREHISTORIC NORWAY / Volume Due | Arctic Visions
È l’alba di un nuovo giorno, in Norvegia. Il buio inverno glaciale lascia spazio al bianco candido dei suoi deserti di neve. Rispondo al richiamo della Natura, che annulla ogni distanza. Sono all’estremità del mondo, dove le coordinate diventano un punto e ogni latitudine è una conquista. Fiuto le tracce del tempo, che sembra essersi fermato. La Preistoria è qui e ora.
È l’alba di un nuovo giorno, in Norvegia. Il buio inverno glaciale lascia spazio al bianco candido dei suoi deserti di neve. Rispondo al richiamo della Natura, che annulla ogni distanza. Sono all’estremità del mondo, dove le coordinate diventano un punto e ogni latitudine è una conquista. Fiuto le tracce del tempo, che sembra essersi fermato. La Preistoria è qui e ora.
Dove tutto è cominciato. Le luci dorate del mattino mostrano il volto desolato e primordiale di una terra antica e inospitale. Improvvise folate di vento disegnano nell’aria visioni magiche.
Chiudo gli occhi e sento il respiro della Terra.
L’acqua si tinge dei colori infuocati del cielo e si infrange sulle rocce che abitano il mare, solitarie e fiere. Tutto prende vita. I colori dell’alba si uniscono a quelli del tramonto: è l’incedere del giorno, tra sfumature di silenzi e frammenti di eternità.
L’orizzonte è una linea sottile che sorregge tutta questa bellezza. Un’ora in un istante: è il passato che si fa eterno. La forma della luce batte lo scorrere del tempo. Ogni sentiero è un cammino, ogni fiordo un approdo: primordiali avamposti che vegliano e custodiscono gli antichi segreti del Circolo Polare Artico.
Le acque gelide del mare si perdono negli oscuri abissi impenetrabili allo sguardo. Sulla spessa superficie di ghiaccio si riflette una danza di colori che pervade ogni angolo di cielo. È Il sorgere di luna, che mi indica la via. Le ombre della notte mi riportano là dove tutto ebbe inizio.
È la forza primitiva dell’aurora boreale, immensa nella sua vastità.
Sotto questo cielo di stelle la presenza dell’uomo si fa muta, dimenticata dagli elementi rimasti immutati nei secoli.
È da qui che parte il mio viaggio nel tempo.