Flavia è una ragazza di undici anni con disabilità intellettiva, il progetto che coinvolge Flavia è stato ispirato da “Il Piccolo Principe”, il racconto di Antoine de Saint-Exupéry: i cani con cui lentamente Flavia entra in contatto rappresentano la volpe del principe, mentre la bellezza dell’arte, intesa in ogni sua forma, rappresentano la rosa. Il racconto della storia di Flavia inizia tra i banchi di scuola, con gli amici e le maestre, in questo luogo ha imparato, lentamente, ad aprirsi ed accogliere con entusiasmo anche altre persone nella sua vita. La lettura ha poi giocato un ruolo decisivo, parola dopo parola, in silenzio o a voce alta. Il rapporto con le altre persone e con me è diventato sempre più libero e personale, autentico e sincero, ed è culminato con il ballo nell’aula magna della scuola Europa. È stato poi l’amore per l’arte e la bellezza che ci ha catapultati al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, che, per l’occasione, ci ha concesso una visita speciale delle opere esposte. E per finire ci siamo spostati nel luogo più personale di ciascuno di noi: la casa. Ci ha presentato i suoi nonni e con loro abbiamo scattato la foto forse più importante e significativa: Flavia che indica una stella. Flavia ha un motivo più importante del nostro per guardare il cielo e lo fa con occhi diversi, da lassù qualcuno veglia su di lei.
Dettagli
Progetto: 2018
Progetto realizzato con: A Mani Libere
Photography: Isacco Emiliani
Testi a cura di: Ivan Tabanelli;
Progetto a Cura di: Martina Tarlazzi;
Pet Therapy a cura di: Katia Savini;
Obiettivo
Raccontare la disabilità attraverso la bellezza.